Il Drenaggio Linfatico Manuale è un trattamento focalizzato al sistema linfatico. Viene introdotto nel 1936 dai coniugi Vodder, che basandosi sugli studi del Dott. Alexander von Winingard misero insieme un metodo di massaggio tutt’ora in uso chiamato appunto drenaggio manuale linfatico o llinfodrenaggio.
I coniugi osservanrono che stimolando la cute con determinati movimenti potevano facilitare la suzione e la spinta dei dotti linfatici, quindi far fluire la linfa migliorando così la funzione e l’aspetto delle diverse regioni corporee.
La pressione del massaggio è molto leggera, le manovre sono lente e monotone, inducono spesso il paziente in uno stato di relax molto profondo.In ogni seduta si inizia con trattare il collo, perchè le maggiori stazioni linfonodali e i dotti più importanti confluiscono in questa regione. Non si eseguono frizioni o scivolamenti, le tecniche adottate sono delle trazioni sulla pelle che vanno in direzione del flusso linfatico, e consistono in trazioni e torsioni, questo va a stimolare i dotti linfatici che a differenza del sistema circolatorio sono rivestiti di una loro muscolatura che contraendosi crea un’onda peristaltica che convoglia la linfa. Traumi, interventi chirurgici, edemi e specifiche patologie possono rallentare o arrestare questi ”movimenti a onda”, il DLM non fa che facilitare lo svoutamento e il riempimento dei dotti linfatici in modo da riattivarne e normalizzarne il flusso.
Un trattamento di DLM può durare dai 45 ai 90 minuti, e le sedute settimanali possono variare da 1 a 3, questo in funzione della sintomatologia e della patologia da trattare.
Il DLM è consigliato nel trattamento di: gonfiori (ristagni linfatici) e/o edemi post traumatici o post chirurgici, asporto dei linfonodi (mastectomie), cheloidi e stasi circolatoria (in casi come diabete o altre patologie che possono interessare il sistema circolatorio).
Un’altra caratteristica del DLM è quella antalgica (antidolorifica), questo in virtù dell’interazione dei meccanocettori: che sono delle strutture nervose periferiche che trasmettono l’informazione degli stimoli tattili della cute al cervello. Ogni qualvolta c’è una variazione di pressionde da contatto sulla cute, questi manda l’informazione al cervello, e questi la elabora e la registra. Nel momento in cui abbiamo un’infiammazione in corso il dolore viene trasmesso tramite altre strutture periferiche nervose chiamate nocicettori, l’informazione che mandano al cervello è proporzionale allo stato di infiammazione; per via di collegamenti trasversali che stanno tra meccanocettori e nocicettori stimolando i meccanocettori tramite movimenti lenti e ripetitivi possiamo interagire e manipollare l’informazione e sedare il dolore.
Un’altra caratteristica del DLM è l’interazione con il sistema nervoso vegetativo (SNV).
Il SNV regola molte funzioni vitali: gli organi, l’apparato digerente e il sistema circolatorio.
Il SNV si divide in due rami:
- Sistema Simpatico (nervo del giorno), che ci rende attivi ed è influenzato da stress, frenesia altri fattori esterni;
- Sistema Parasimpatico (nervo del riposo), rilassa e permette la guarigione ed il recupero delle energie.
Il rilassamento psichico indotto dal DLM al nostro SNV inibisce il sistema simpatico e stimola quello parasimpatico, inducendo il paziente in uno stato di completo e profondo relax abbassando così i livelli di cortisolo nel sangue (ormone prodotto dalle ghiandole surrenali, conosciuto anche come ”ormone dello stress”, che inibisce il sistema parasimpatico così da non permettere il corretto riposo e la produzione ed il rilascio di molte sostanze importanti per l’omeostasi di tutto l’organismo e di conseguenza disturbi psico-somatici che potrebbero essere inizio e/o concausa di patologie).
Il DLM è riconosciuto in Italia come trattamento terapeutico, in Germania, in Austria e in altri paesi europei è addirittura dispensato dall’assistenza sanitaria.
Pierliuigi Calabrese (Massofisioterapista)