Il morbillo sembrava essere stato eradicato quasi del tutto nella regione europea. Ma i dati raccolti rivelano che il virus del morbillo è ancora presente e i casi sono in aumento. L’allarme OMS sul ritorno della malattia e la necessità di incentivare le vaccinazioni per prevenire epidemie.
Morbillo: lo stato della malattia secondo l’OMS
Il morbillo è ritornato a colpire in Europa, secondo il rapporto presentato dalla Commissione Regionale Europea che dal 2012 monitora i casi di morbillo e rosolia nei paesi europei. l’ultimo rapporto pubblicato ad Agosto, focolai della malattia sono ricomparsi in alcuni paesi europei, dove in precedenza la malattia sembrava essere completamente scomparsa, eradicata grazie alle vaccinazioni su vasta scala.
Il rapporto ha evidenziato un aumento dei casi tra il 2018 e il 2019, per un totale di circa 90.000 pazienti che hanno contratto il virus.
Già negli Stati Uniti era stato lanciato l’allarme, poiché nel paese le persone affette da questa malattia sono aumentate negli ultimi 25 anni.
Sebbene i casi siano ancora contenuti, e quindi non vi sia una vera propria emergenza in Europa, l’Organizzazione Mondiale della Sanità avverte circa la necessità di effettuare una campagna massiccia di vaccinazioni dai sei mesi di vita in su per scongiurare il pericolo di una epidemia di morbillo.
quali sono i rischi causati da questa malattia?
La maggior parte dei pazienti che continuano a contrarre la malattia non sono state sottoposte a vaccino morbillo. In alcuni paesi del mondo, come in Africa ad esempio, il virus è molto attivo, perciò chi contrae questa malattia viaggiando rischia di trasmetterla, al proprio rientro, a coloro che non sono stati vaccinati.
Le conseguenze possono essere anche abbastanza gravi. Il morbillo, pur essendo una malattia infettiva infantile che generalmente non desta preoccupazioni, può avere serie complicanze, specie se il virus viene contratto da adulti.
Infatti, può portare all’insorgenza di superinfezioni di natura batterica come encefaliti, polmoniti, laringiti ed otiti. Il virus se contratto in gravidanza, può causare la polmonite nella gestante e, in situazioni più gravi, contagiare il neonato mettendone a rischio la salute. Infine, il contagio potrebbe essere letale per i bambini immunodepressi che entrano a contatto con bambini non vaccinati.
Qual è la situazione morbillo in Italia?
Secondo la Sorveglianza Integrata del Morbillo e della Rosolia dell’ Istituto Superiore di Sanità, i casi di morbillo in Italia nel primo semestre 2019 sono stati poco più di 1300. Mediamente a contrarre la malattia sono stati adulti intorno ai 30 anni e solo 142 casi registrati hanno coinvolto bambini.
Il 315 ha registrato complicanze, mentre l’origine del contagio nel quasi 90% dei casi è stata la mancanza di vaccinazione.
Perché è importante vaccinarsi
Dal momento che non esiste una cura, ma esiste un vaccino che immunizza, con richiamo, per tutta la vita, la vaccinazione è l’arma più sicura che abbiamo contro questo virus.
Malattie come il vaiolo, che mietevano vittime in tutto il mondo, sono state eradicate grazie agli sforzi fatti nella ricerca di un vaccino e nella somministrazione su ampia scala di questi. Lo stesso vale per il morbillo.
È quindi fondamentale impegnarsi in una campagna per aumentare la copertura vaccinale contro questo virus, per evitare conseguenze più gravi per la salute della popolazione mondiale.