Il tumore del seno, il più frequente nel sesso femminile, di cui l’incidenza aumenta con l’avanzare dell’età, si sta divulgando sempre di più. In Italia si registrano 48.000 nuovi casi ogni anno; diventa pertanto fondamentale lo screening e la diagnosi precoce sicchè da ridurre il tasso di mortalità. Attualmente grazie alla collaborazione di un team multidisciplinare composto da radiologi, chirurghi, chirurghi plastici, anatomo patologi, oncologi, radioterapisti, psicologi, dietisti e specialisti della riabilitazione è possibile curare la maggior parte dei tumori al seno ottenendo buoni risultati estetici.
Diversi sono i fattori di rischio correlati con l’insorgenza del tumore al seno, l’età, il menarca precoce, la menopausa tardiva, stile di vita, nulliparità e fattori genetico-costituzionali. La prevenzione è importante, si può iniziare a partire dai 20 anni con l’autopalpazione che deve essere eseguita mensilmente, tra il settimo e il quattordicesimo giorno del ciclo; essa consiste nell’osservare eventuali modificazionei della forma del seno e del capezzolo e nella palpazione di tutti i quadranti della mammella, partendo dall’esterno verso l’interno si da poter apprezzare e quindi scoprire nodularità prima non presenti.
L’autopalpazione però non è sufficiente per fare diagnosi, diventa pertanto indispensabile la figura del senologo. Lo specialista senologo, inizia con il formulare una serie di domande alla paziente utili ai fini diagnostici, (età del menarca e della menopausa, familiarità per neoplasia mammaria, gravidanze, terapie ormonali, quella anticoncezionale e sotitutiva post-menopausa) seguiterà con l’esame clinico che consiste nell’osservazione al fine di valutare simmetria dei seni, eventuale retrazione cutanea, deviazione del complesso areola-capezzolo, arrossamento e tumefazioni evidenti; infine verrà eseguita la palpazione.
La “visita senologica si associa all’indagine radiologica (RX mammografia, Ecografia ed eventuale RMN) in senologia”, si da aumentare la sensibilità nella diagnosi del tumore al seno.
Fin’ora abbiamo parlato della prevenzione secondaria, ma bisogna porre attenzione alla cosiddetta prevenzione primaria, che riguarda una serie di accorgimenti che consentono di ridurre il rischio di ammalardi di tumore al seno e non solo.
L’alimentazione povera di frutta e verdura e ricca di grassi animali, il vizio del fumo, dell’alcol e una vita particolarmente sedentaria, sono tra i fattori che espongono al rischio di ammalarsi.
Pertanto, per la prevenzione del cancro, è sufficiente seguire un dieta ricca di fibre vegetali e svolgere un’attività fisica costante (una semplice passeggiata) unitamente agli esami di controllo periodici .
Dott.ssa Elena Manna (Senologa)